Olio su tela - Annegare dentro il sè - Giò Pasta

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La “Bevitrice di assenzio Picasso” è un’opera che incarna l’essenza della Parigi bohémienne dei primi del Novecento. Dipinta nel 1901, durante il periodo blu di Pablo Picasso, questa tela rappresenta una giovane donna seduta sola in un caffè, con uno sguardo perso e malinconico, mentre sorseggia un bicchiere di assenzio. L’opera è un riflesso della solitudine e dell’alienazione che caratterizzavano la vita degli artisti e dei poeti dell’epoca.

Un’Analisi Profonda dell’Opera
La “Bevitrice di assenzio Picasso” non è solo un dipinto, ma una finestra aperta sull’anima dell’artista. La scelta dei colori freddi e delle tonalità bluastre crea un’atmosfera di tristezza e introspezione. La figura femminile, con il suo volto pallido e i suoi occhi vuoti, sembra essere intrappolata in un mondo di disperazione. L’assenzio, noto anche come “la fata verde”, era una bevanda molto popolare tra gli artisti dell’epoca, spesso associata a visioni e ispirazioni creative, ma anche a stati di depressione e alienazione.

Il Contesto Storico e Culturale
L’opera di Picasso riflette il clima culturale e sociale della Parigi di inizio secolo. Gli artisti e i poeti frequentavano i caffè e i cabaret, dove l’assenzio scorreva liberamente. Questa bevanda, con il suo alto contenuto di alcol e le sue proprietà allucinogene, era vista come una fonte di ispirazione, ma anche come un simbolo di decadenza. La “Bevitrice di assenzio Picasso” cattura perfettamente questo dualismo, mostrando sia la bellezza che la tristezza della vita bohémienne.

Fatti Interessanti

  1. Periodo Blu: La “Bevitrice di assenzio” è stata dipinta durante il periodo blu di Picasso, un’epoca caratterizzata da opere dominate da tonalità fredde e temi di tristezza e solitudine.
  2. Influenza Culturale: L’opera riflette il clima culturale e sociale della Parigi di inizio secolo, un’epoca di grande fermento artistico e intellettuale.

    “IN ASSENZIO”
    Ah, l’assenzio! La “fata verde” che ha stregato artisti, poeti e bohémien del XIX secolo. Immagina di sorseggiare un bicchiere di assenzio mentre ti immergi in un mondo di colori vivaci e visioni oniriche. Ma attenzione, perché questa pianta allucinogena ha i suoi pregi e difetti, proprio come un social network moderno.
    Gli Effetti dell’AssenzioL’assenzio è noto per i suoi effetti allucinogeni, grazie al composto chimico chiamato tujone. Questo piccolo, grande diavoletto può provocare visioni, euforia e una sensazione di creatività sfrenata. È come se il tuo cervello avesse appena ricevuto un aggiornamento software che sblocca nuove funzionalità artistiche. Tuttavia, come ogni aggiornamento, ci sono anche i bug: ansia, paranoia e, in dosi elevate, convulsioni.

    Perché Era Usato da Molti Artisti
    Gli artisti del XIX secolo, come Vincent van Gogh e Oscar Wilde, erano affascinati dall’assenzio per la sua capacità di stimolare la creatività. Era come avere un filtro Instagram per la mente, che trasformava la realtà in un’opera d’arte surreale. L’assenzio era il loro “Wi-Fi” per connettersi con l’ispirazione divina, un modo per evadere dalla monotonia quotidiana e immergersi in un mondo di fantasia.

    Pregi e Difetti dell’Assenzio
    Pregi: Stimola la creatività: Un vero e proprio “boost” per la mente artistica.
    Effetti euforici: Ti fa sentire come se fossi in cima al mondo.
    Tradizione e fascino: Un pezzo di storia che ti collega ai grandi artisti del passato.
    Difetti: effetti collaterali: Ansia, paranoia e, in casi estremi, convulsioni.
    Dipendenza: Come un social network, può diventare una dipendenza difficile da rompere.
    Legalità: In molti paesi, l’assenzio è ancora vietato o regolamentato a causa dei suoi effetti potenzialmente pericolosi.
    In conclusione, l’assenzio è come un’app di realtà aumentata per la mente: può trasformare la tua percezione del mondo, ma con grandi poteri vengono grandi responsabilità. Usalo con cautela e rispetto, e potresti scoprire un nuovo livello di creatività che non sapevi di avere. Ma ricorda, non tutti gli aggiornamenti sono privi di bug! Tuttavia, non ho mai provato il piacer di usare questa bevanda di color Bluverdastro. Vittorio Sgarbi ebbe a dire su una sostanza eccitante: ” se dovessi assumere una sostanza eccitante essa sarebbe la prima a eccitarsi alla mia vista” Io invece mi eccito facendo arte e vi invito a visionare questa quest’ opera e vedrete che effetto stimolante e crativo vi procurerà: https://www.giopasta.com/atelier/le-stanze-di-eros/trance/