Olio su tela - Sogno Psichedelico - Giò Pasta

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Un Viaggio nel Tempo e nello Spazio: La Persistenza della Memoria di Salvador Dalì
“La persistenza della memoria Salvator Dalì” è un’opera che ha affascinato e intrigato il pubblico sin dalla sua creazione nel 1931. Questo capolavoro surrealista, noto anche come “Gli orologi molli”, è diventato un’icona dell’arte moderna, rappresentando la fluidità del tempo e la fragilità della realtà.

Salvador Dalì ha creato “La persistenza della memoria” durante un periodo di grande fermento artistico e intellettuale. Il movimento surrealista, di cui Dalì era uno dei principali esponenti, cercava di esplorare l’inconscio e di liberare la creatività dalle restrizioni della logica e della ragione. L’opera riflette anche le influenze della teoria della relatività di Einstein, che aveva rivoluzionato la comprensione del tempo e dello spazio.

Gio’ Pasta entra nel viaggio:
“Transitare all’interno del nostro sistema”.

E’ una mia opera non è in gioco il futuro, non tanto del nostro essere in divenire, quanto del nostro transitare all’interno del nostro immaginario mentale. Io spesso osservo me stesso mentre sto osservando attraverso percorsi, mai, mai scoperti, in una sorta di atmosfera indefinibile, sospesa nelle regioni del mistero, come se una parte di me si immettesse in luoghi sensibili delle emozioni e paesaggi sovrasensibili che avanzano nella scena tra il visibile che avverte sempre la presenza dell’invisibile. Testimonianza di un sé che si osserva guardante annettendo allo sguardo i riflessi dell’occhio interno che transita nel tempo e nello spazio. Pertanto, queste figure protagoniste dello spessore e della consistenza fantastica dell’immagine condensano momenti il cui senso precipita nell’intreccio narrativo e le forme, spesso larvali, spesso in dissolvenza per effetto delle luci e dei segni, si fanno portatrici di quel magnetismo che avvia l’ascolto dell’io della sensibilità e della passione artistica:
https://www.artmajeur.com/gio-pasta/it/opere-d-arte/17484052/visible-and-invisible

Entrambi i concetti esprimono una ricerca profonda e introspezione nel mondo dell’inconscio e delle emozioni. Dalì, attraverso il surrealismo, esplora la relatività del tempo e dello spazio, mentre Gio’ Pasta si immerge nel viaggio interiore, osservando se stesso e i paesaggi emotivi che si manifestano. Entrambi gli artisti utilizzano la loro arte per sfidare le convenzioni e liberare la creatività, creando opere che invitano lo spettatore a riflettere e a esplorare il proprio mondo interiore.

Aneddoti Curiosi su Salvador Dalí
La Fobia dei Saltamontes
: Dalí aveva una fobia intensa per i saltamontes. Da bambino, i suoi compagni di classe mettevano scatole con saltamontes sul suo banco per vedere le sue reazioni di panico.

Il Taglio delle Ascelle: Prima del suo primo appuntamento con Gala, Dalí si tagliò accidentalmente mentre si radeva le ascelle. Decise di usare il sangue per coprirsi il corpo, aggiungendo anche sterco di capra e olio. Nonostante questo, Gala si innamorò di lui.

Il Cucciolo di Tigre: Negli anni ’60, Dalí ricevette in regalo un cucciolo di tigre chiamato Babou, che portava con sé ovunque andasse. Una volta, entrò in un ristorante di Manhattan con Babou al guinzaglio, e quando un commensale si allarmò, Dalí rispose che era solo un normale gatto dipinto artisticamente.

Opere Più Importanti di Salvador Dalí

La Persistenza della Memoria (1931):
Questa è forse l’opera più famosa di Dalí, conosciuta per i suoi orologi molli che sembrano sciogliersi. Rappresenta la fluidità e l’instabilità del tempo, un tema centrale nel surrealismo. Si Trova al Museum of Modern Art (MoMA), New York.
Metamorfosi di Narciso (1937):
Un’opera che rappresenta la reinterpretazione del mito greco di Narciso. Esplora temi di trasformazione e auto-riflessione.Si trova alla Tate Modern Art di Londra.
Il Grande Masturbatore (1929):
Un’opera che mostra una figura centrale con tratti onirici e simbolici. Esplora temi di sessualità, desiderio e inconscio. La troverete al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.

Il Contesto Storico e Culturale
Salvador Dalì ha creato “La persistenza della memoria” durante un periodo di grande fermento artistico e intellettuale. Il movimento surrealista, di cui Dalì era uno dei principali esponenti, cercava di esplorare l’inconscio e di liberare la creatività dalle restrizioni della logica e della ragione. L’opera riflette anche le influenze della teoria della relatività di Einstein, che aveva rivoluzionato la comprensione del tempo e dello spazio.

Fatti Interessanti
Influenza della Relatività: L’opera riflette le influenze della teoria della relatività di Einstein, che aveva rivoluzionato la comprensione del tempo e dello spazio.
Simbolismo degli Orologi: Gli orologi molli sono diventati uno dei simboli più riconoscibili dell’arte di Dalì, rappresentando la natura soggettiva del tempo.
Paesaggio Catalano: Il paesaggio sullo sfondo del dipinto è ispirato ai paesaggi della Catalogna, regione natale di Dalì.